
“SCRITTRICI DIFFICILI. I ROMANZI DEL CAMBIAMENTO” FA TAPPA AL CIRCOLO DI NOVARA
1° Marzo 2025 – Scrittrici difficili. I romanzi del cambiamento fa tappa al Circolo dei Lettori di Novara con cinque nuovi incontri, nell’ambito della rassegna Voci di Donne, nella bellissima sede del Castello Sforzesco.
- Romana Petri racconta Mary Flannery O’Connor
- Ilaria Gaspari racconta Patricia Highsmith
- Giulia Ciarapica racconta Lalla Romano
- Fuani Marino racconta Zelda Sayre
- Susanna Mati racconta Lou Salomé
Scrittrici difficili. I romanzi del cambiamento è un progetto nato per dare nuova voce e nuovo spazio ad autrici italiane e straniere che con le loro opere, la loro poetica, le loro scelte di vita sono risultate difficili da comprendere, accettare, pubblicare nel loro contesto storico e sociale. Autrici che hanno combattuto per realizzare dei cambiamenti positivi nelle regole sociali, famigliari, sentimentali. Il format ha esordito con grande successo a Più Libri Più Liberi 2022. È presente ogni anno all’Umbria Green Festival nel programma letterario Risorgive, a Rasiglia. Nel 2024 ha fatto tappa al Circolo dei Lettori di Torino.
Programma
1° INCONTRO – Martedì 4 marzo
MARY FLANNERY O’CONNOR, LA SCRITTRICE IMPAVIDA
Con Romana Petri (che presenta il suo ultimo libro La ragazza di Savannah)
Scrittrice considerata tra le voci più rappresentative del Sud degli Stati Uniti, nata nello stato della Georgia nel 1925 e morta a soli 39 anni. Nel 1937 a suo padre fu diagnosticato un lupus eritematoso sistemico e Flannery dovette affrontare il peso della perdita del padre e anche il problema dell’ereditarietà della malattia. Ma non si arrese mai e quando si ammalò continuò a scrivere ogni giorno. Aveva un destino da signorina ben educata del Sud, e invece la ragazza di Savannah è diventata una scrittrice impavida. Le sue storie crude e spietate ribaltano i luoghi comuni.
Romana Petri vive a Roma. Tra le sue ultime opere Le serenate del Ciclone (2015, premio Super Mondello e Mondello Giovani), Il mio cane del Klondike (2017), Pranzi di famiglia (2019, premio The Bridge), Figlio del lupo (2020, Premio Comisso e premio speciale Anna Maria Ortese-Rapallo), Cuore di furia (2020), La rappresentazione (2021), Mostruosa maternità (2022), Rubare la notte (2023, nella cinquina finalista del premio Strega) e Tutto su di noi (2024). Traduttrice e critico, collabora con “Io Donna” e il “Corriere della Sera”. I suoi romanzi sono tradotti in tutto il mondo.
2° INCONTRO – Martedì 11 marzo
PATRICIA HIGHSMITH, NON C’È MORALE NELLA MIA VITA
Con Ilaria Gaspari
Intemperante, solitaria, alcolizzata per molti anni. Una donna, e un’autrice, senza dubbio “difficile” nella postura, nel modo di porgersi al mondo; ma, anche in questo, spaventosamente coraggiosa e affascinante. Ha creato con il “talentuoso” Ripley un personaggio che è un vero mito moderno: trasformista, opportunista, oscuro e chiarissimo. Un criminale inafferrabile che ha qualcosa degli eroi opachi di Dostoevskij e qualcosa di James Bond.
Ilaria Gaspari ha studiato filosofia alla Scuola Normale di Pisa, poi si è addottorata a Parigi, all’Université Paris I Panthéon-Sorbonne. Tra i suoi libri più recenti: Lezioni di felicità. Esercizi filosofici per il buon uso della vita (Einaudi 2019, tradotto in diversi Paesi), Vita segreta delle emozioni (Einaudi 2021), A Berlino con Ingeborg Bachmann (Giulio Perrone 2022). Il suo ultimo libro è La reputazione, uscito nel 2024 con Guanda.
3° INCONTRO – Martedì 18 marzo
LALLA ROMANO, L’AUDACIA DI RACCONTARSI
Con Giulia Ciarapica
Fu l’anticipatrice dell’autofiction, e dire che all’epoca non era ancora non di moda né veniva considerata un genere letterario a sé stante, sebbene, in realtà, Lalla Romano avrebbe voluto fare la pittrice. È lei una delle scrittrici che nell’Italia degli anni Settanta, servendosi proprio dell’autofiction, iniziò a raccontare e a sfatare molti preconcetti sulla maternità, mettendosi largamente in discussione anche attraverso un romanzo, poi vincitore del Premio Strega nel 1969, come Le parole tra noi leggere.
Giulia Ciarapica, autrice, critica letteraria per il Foglio, bookblogger. Il suo ultimo romanzo è Chi dà luce rischia il buio (2022, Rizzoli). Insegna critica letteraria alla Scuola Passaggi, letteratura italiana del Novecento per l’agenzia letteraria ChitiCrediDiEssere.com e tiene il corso di promozione del libro in Rete per l’agenzia editoriale Langue&Parole. Collabora con le Scuderie del Quirinale seguendo il gruppo di lettura “Il filo nascosto”.
4° INCONTRO – Martedì 25 marzo
ZELDA SAYRE, CONTRO IL CONTROLLO
Con Fuani Marino
Conosciuta da tutti come Zelda Fitzgerald, Zelda Sayre è stata molto di più della compagna di vita del grande scrittore americano. Danza, dipinge, scrive, ha una personalità che la rende in anticipo sui tempi e difficile da controllare. L’autrice del romanzo autobiografico Lasciami l’ultimo valzer, pubblicato nel 1932, trascorrerà la seconda parte della sua breve vita internata a causa di una grave forma di schizofrenia e, sempre durante uno dei molti ricoveri, morirà durante un incendio presso l’ospedale psichiatrico sull’altopiano di Asheville.
Fuani Marino è giornalista e scrittrice. Ha esordito nel 2017 con il romanzo Il panorama alle spalle. Per Einaudi ha pubblicato Svegliami a mezzanotte e Vecchiaccia. Nel 2024 ha pubblicato In Irlanda con Sally Rooney, Giulio Perrone Editore.
5° INCONTRO – Martedì 15 aprile
Lou Salomé. Amare la vita
Con Susanna Mati
«Ogni libro su Lou Salomé sembra diventare di necessità un romanzo. La vita di Lou non si può che raccontare e riraccontare.»
Nel 1934, forse presentendo che la sua esistenza volge al termine, Lou Salomé dà alle fiamme buona parte dei suoi archivi. Con le fiamme, Lou stava selezionando quali parti della sua storia consegnare ai posteri, stava scrivendo la sua vita col fuoco. Il perché di questo atto violentissimo di autodefinizione è forse insondabile, ma rende l’idea di una persona perfettamente consapevole di poter raccontare da sé la propria esistenza, e quindi di poterla “agire” come meglio credeva. Partendo da questa idea, Susanna Mati costruisce un confronto serrato fra le opere di Lou Salomé e i suoi epistolari, la sua “autobiografia”, le testimonianze dei suoi contemporanei, per fare il ritratto di una donna la cui eccezionalità non mancava di colpire chiunque la incontrasse, compresi tre giganti del pensiero moderno: Nietzsche, Rilke e Freud.
Susanna Mati è filosofa e scrittrice, è stata a lungo docente di Estetica presso lo Iuav di Venezia. Tra le sue ultime pubblicazioni Thomas Mann. Mito e pensiero (con Franco Rella; Mimesis, 2012), Filosofia della sensibilità. Per un’estetica come pensiero mitologico (Moretti & Vitali, 2014) e Friedrich Nietzsche. Tentativo di labirinto (Feltrinelli, 2017). Per Feltrinelli ha tradotto e curato Poesie scelte (2010) di Friedrich Hölderlin, Inni alla notte. Canti spirituali (2012) di Novalis e Fedro (2013) di Platone.
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